In una mite settimana di aprile 2023, la folla si è accalcata di fronte a Palazzo Citterio, prestigioso edificio milanese del XVIII secolo nel cuore dell’effervescente via Brera, arteria nevralgica del Salone del Mobile. Nel corso di questo evento sempre ricco di fascino, Dior ha presentato in esclusiva le nuove creazioni di Philippe Starck per la Maison, tra cui Monsieur Dior: l’irresistibile poltroncina ispirata all’iconico modello Médaillon, immaginata sulla scia della sedia Miss Dior, ideata dal famoso designer francese per Dior in occasione del Salone 2022. Come un carosello poetico, una giostra incantevole, la scenografia – progettata con il collettivo Soundwalk1 – ha rivelato l’essenza delle curve che contraddistinguono l’emblematico modello Médaillon in un gioco di levitazione ritmato dalle musiche e dai video appositamente composti per questa installazione a gravità zero. Una magia ipnotica che prolunga la scoperta della famiglia di mobili couture Dior by Starck2. Incontro con Philippe Starck, che svela, per Dior Magazine, i “lati nascosti” della sua (totale) carta bianca. |
|
"Miss Dior e Monsieur Dior, Catherine e Christian, la sorella e il fratello, la sedia e la poltrona, leggerezza unita alla gravità: è la storia di due umani nella loro sublime dualità complementare".
MA: Cosa evoca per lei la figura di Monsieur Dior? PS : In Christian Dior esiste un perfetto equilibrio, solido e sottile, tra mascolinità e femminilità. Per me questo è il segreto della longevità e dell’importanza della sua opera. Quando si è perfettamente al proprio posto, non si può che essere solidi e durare nel tempo. Per questo ho voluto realizzare una poltroncina ultra-tecnologica, ma anche estremamente aggraziata. Sono stato nuovamente ispirato dalla leggiadria, dalla posa, dall’eleganza della caduta. Nella moda una delle cose più importanti è proprio la caduta, cioè il “come cade” una creazione. “Cade bene”: questo concetto richiama continuamente la mia attenzione. PS: Dior mi ha dato totale carta bianca, il che, oggi, è molto raro. Il risultato è un prodotto totalmente Dior e allo stesso tempo molto personale. L’evocazione di una silhouette ancestrale legata al passato non impedisce l’indipendenza dello spirito: ho lavorato nella massima libertà. Penso che quando si vuole creare un oggetto che renda felici, è essenziale che ogni attore, dall’artigiano al venditore, sia sereno in ogni fase. Quest’eleganza del vivere, quest’intelligenza relazionale, è fondamentale. Questo è ciò che ha contraddistinto la mia collaborazione con Dior sin dall’inizio. |