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© BRIGITTE NIEDERMAIR

TRATTI DI GENIO
Brigitte niedermair

DIOR RENDE OMAGGIO ALL’IMMAGINARIO FOTOGRAFICO DI BRIGITTE NIEDERMAIR IN UN NUOVO VOLUME INEDITO CHE RIPERCORRE LE TAPPE DEL SUO PROCESSO CREATIVO. UN LAVORO INTENSO E APPASSIONATO, SVILUPPATO A PARTIRE DALLE SUE PRIME COLLABORAZIONI CON DIOR1. DI TANCRÈDE BONORA.

Tutto inizia con uno schizzo. Un tratto di matita abbozzato su un foglio bianco. Un tocco di colore su una camicetta ricamata o sulle labbra definite di una modella. Come una stilista che traccia le curve e i drappeggi di un abito sul suo taccuino, Brigitte Niedermair immagina i suoi scatti fotografici disegnandoli. Schizzi che costituiscono il preludio all’immagine. Disegni che tracciano il primo passo.

Collaboratrice di lunga data della Maison, Brigitte Niedermair svela il percorso creativo delle sue composizioni in un nuovo libro pubblicato da Rizzoli2. Un viaggio affascinante che mette in luce il suo gusto smisurato per i dettagli: dalla simmetria alla silhouette, dal set design alla palette cromatica, dal ricamo couture al tombé di un abito, tutto è studiato nei minimi particolari.

Un lavoro preparatorio fatto di vere e proprie opere, disegni poetici e virtuosi collage che hanno portato alla realizzazione di fotografie e campagne tra le più emblematiche. Un’arte dell’essenziale immediatamente riconoscibile, capace di esaltare i diversi volti della Maison, dall’haute couture ai gioielli, senza dimenticare l’universo della bellezza. Affascinata dal talento poliedrico di quest’artista fuori dal comune, sin dal suo arrivo – nel 2016 – Maria Grazia Chiuri ha instaurato un dialogo unico con lei, colei che “si batte per un’immagine” e che, stagione dopo stagione, coglie le creazioni femminili di Dior e l’eccellenza del loro savoir-faire con eleganza e un pizzico di provocazione.

1 Tanti sono i preziosi dialoghi creativi avviati con Raf Simons e successivamente con Maria Grazia Chiuri, non solo nel mondo dell’abbigliamento ma anche negli universi della bellezza e dell’alta gioielleria Dior.
Intitolato Niedermair Dior. Drawing / Photography, questo volume imperdibile sarà pubblicato il 9 settembre 2025.
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© Brigitte Niedermair

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Da dove trae ispirazione per le sue inquadrature e scenografie “extra-ordinarie”? I suoi riferimenti si snodano come un inventario alla Prévert: pitture del Rinascimento, archivi di Christian Dior, icone della fotografia di moda, gli americani Irving Penn e Robert Mapplethorpe in primis, il surrealismo, così come le tele di Henri Matisse e i romanzi di Stendhal.

Perché Brigitte Niedermair non ama vincoli e costrizioni. A 18 anni entra all’Accademia di Belle Arti di Monaco. L’esperienza si interrompe bruscamente. “Me ne sono andata dopo trenta minuti: mi sembravano tutti così tristi. Ho sentito una voce dentro di me che mi diceva: “Salvati, vattene subito”. Per Brigitte Niedermair, la vita vera è altrove. Armata della sua macchina fotografica a banco ottico, attraversa le montagne del Tirolo e costruisce lentamente il proprio sguardo, il taglio preciso delle sue prospettive uniche. Due anni dopo, all’inizio degli anni ’90, si trasferisce a Milano e si confronta con il mondo frenetico della moda. Il suo rigore ascetico e il suo approccio calmo stonano in quel tumulto. Decide dunque di restare fedele all’analogico dei primi anni e di non cedere al richiamo del digitale.

Dieci anni di fotografie per immortalare le collezioni Dior, senza mai cambiare metodologia. Nutrita dai suoi schizzi preparatori, Brigitte Niedermair si china lentamente sulla camera ottica della sua macchina fotografica. L’immagine è nitida. Scatta. Il suono ricorda quello di “una spada di samurai che fende l’aria”. La foto sarà definitiva. Perché Brigitte Niedermair non ritaglia. Ciò che è stato fotografato rimane. Come un segno indelebile. Un paradosso folgorante. Abbracciare la libertà sposando la cornice delle immagini. Un desiderio d’assoluto, che richiama le parole di Christian Dior: “Un abito tagliato bene è un abito tagliato poco3”.

3 Christian Dior et moi, Christian Dior, Librairie Vuibert.
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