Condividendo il gusto per avanguardia e tradizione, la Maison ha sempre tessuto forti legami con il Giappone. Fin dalla sua infanzia, Christian Dior vede in questo paese una terra d’elezione che non perde occasione di celebrare, diventando così il primo stilista europeo a influenzare la moda nipponica. Di Lucie Alexandre.
“Lungo tutta la scala c’erano grandi pannelli alti fino al soffitto, dipinti alla maniera delle stampe giapponesi. Quegli Utamaro e quegli Hokusai rivisitati erano la mia Cappella Sistina. Restavo ore e ore a contemplarli...”, ricorda Christian Dior quando, nelle sue memorie, descrive il piano terra di villa Les Rhumbs, a Granville. Rapito dalla bellezza delle immagini e dalla loro estrema precisione, affascinato dall’esotismo delle pagode, dai fiori e dagli uccelli raffigurati, nutre da allora una vera e propria ammirazione per la ricchezza culturale dell’Arcipelago. |
Nel novembre dello stesso anno, la linea autunno-inverno 1953 viene presentata a Tokyo, Osaka, Kyoto e Nagoya: è la prima volta che una maison di moda presenta una sfilata nel paese del Sol Levante. Da quel momento, Dior riceverà il riconoscimento incondizionato delle clienti giapponesi, fedeli amiche e future ambassador della Maison. |
“Lungo tutta la scala c'erano grandi pannelli alti fino al soffitto, dipinti alla maniera delle stampe giapponesi. Quegli Utamaro e quegli Hokusai rivisitati erano la mia cappella sistina. Restavo ore e ore a contemplarli”.
Dior e il Giappone, una passione raccontata da Akiko Fukai, direttrice del Kyoto Costume Institute (KCI) Akiko Fukai: Per la collezione autunno-inverno 1947, Christian Dior ha presentato un lungo cappotto in taffetà di seta color blu cobalto, attualmente conservato al KCI. L'eleganza vaporosa delle sue linee morbide sembra uscire direttamente da un dipinto di Antoine Watteau. Come precisato da Richard Martin – ex curatore del Costume Institute del Metropolitan Museum of Art –, questo capo potrebbe fare eco agli uchikake, ovvero questi lunghi abiti tradizionalmente indossati sopra al kimono per le grandi occasioni. Possiamo percepire quest'influenza in molti dei modelli disegnati da Christian Dior per le stagioni successive. AF: Il kimono giapponese è caratterizzato dalla sua forma ampia, leggermente astratta, che si adatta all'abbigliamento maschile e femminile. È questa singolarità che ha ispirato l'abito occidentale, permettendogli di allontanarsi dalle convenzioni e di adottare un aspetto più libero, ma con una certa ricerca dell'eleganza. |