| Nato nel 1941 in Zambia, Hylton Nel trascorre l’infanzia in una fattoria, circondato dagli animali, uno dei suoi motivi ricorrenti. Dopo aver studiato belle arti a Grahamstown, si trasferisce in Inghilterra, dove trova lavoro in un piccolo negozio di antiquariato. Le sue creazioni, piatti, ciotole, statuette, sembrano intrise del ricordo di una giovinezza trascorsa in mezzo a tanti piccoli oggetti decorativi.
Nel 1970, il plumbeo cielo inglese lo spinge a ritornare in Sudafrica, dove insegna dapprima ceramiche e in seguito disegno. Ma all’inizio degli anni ’90, è alla ceramica che sceglie di dedicarsi interamente. Comincia quindi a dare libero sfogo alle sue molteplici ispirazioni, che spaziano dalla pittura erotica di antichi vasi greci alla rappresentazione di gatti nell’arte dell’antico Egitto, passando per l’espressione di volti sulle tipiche maschere africane. Le sue ceramiche divengono l’espressione di un valore poetico.
In particolare, l’artista e ceramista firma ciascuna delle sue opere datandole con precisione, ovvero riportando l’anno, il mese e il giorno della loro creazione. Le date, come punti di riferimento biografici, ci illuminano sulla sua sensibilità del momento: “Questi piatti sono tutto ciò che ho da dire”. A Parigi, una delle statue feline che punteggiavano la scenografia della sfilata Dior recava la scritta “An elegant life”. | |