HYLTON_NEL_2024__DSF0517_v5x

© PIETER HUGO

COLPO D’ARTIGLI HYLTON NEL

PER LA COLLEZIONE DIOR ESTATE 2025, KIM JONES HA IDEATO CAPI ISPIRATI ALL’UNIVERSO CREATIVO DEL CERAMISTA HYLTON NEL. UN INNO PLURALE ALL’ARTIGIANATO E AI SAVOIR-FAIRE RACCONTATO DA TANCRÈDE BONORA.

HYLTON_NEL_2024__DSF0648_v3x

© Pieter Hugo

È una piccola casa dai muri color giallo ocra, annidata nel cuore del deserto sudafricano, a sei ore d’auto da Città del Capo. Un cottage accogliente, il laboratorio di Hylton Nel. Un luogo pieno di meraviglie, dove convivono statuette colorate e ritratti di famiglia in bianco e nero. Kim Jones e Hylton Nel si sono incontrati proprio qui, al Klein Karoo, tra le sculture in legno raccolte dall’artista durante i suoi viaggi. Fervente collezionista appassionato delle opere degli Omega Workshops del Bloomsbury Group, affascinato dall’originale estro creativo di Hylton Nel, il Direttore Artistico delle linee uomo di Dior ha avviato un dialogo creativo unico. Tra couture e ceramica.

Ritorno a Parigi. Alla sfilata uomo Dior Estate 2025, lo zampino di Hylton Nel è ovunque. In passerella, i modelli sfilano sotto lo sguardo stupito dei suoi iconici gatti in ceramica in formato XXL. Imponenti. Maestosi. Fieri. Una scenografia che ci immerge istantaneamente in un’atmosfera onirica, dove il surrealismo si raggomitolerebbe in un sogno ovattato. I tagli e le eleganti curve scultoree della collezione si fondono armoniosamente con le rotondità e i colori scintillanti di queste gigantesche creature feline.

Culture - Portrait - Hylton Nel
 / 
00:00
Culture - Portrait - Hylton Nel
 / 
00:00

© Melinda Triana @hyltonnel  @stevenson_za

HYLTON_NEL_2024__DSF0644_v3x

© Pieter Hugo

HYLTON_NEL_2024_P0003619_v5x

© Pieter Hugo

Nato nel 1941 in Zambia, Hylton Nel trascorre l’infanzia in una fattoria, circondato dagli animali, uno dei suoi motivi ricorrenti. Dopo aver studiato belle arti a Grahamstown, si trasferisce in Inghilterra, dove trova lavoro in un piccolo negozio di antiquariato. Le sue creazioni, piatti, ciotole, statuette, sembrano intrise del ricordo di una giovinezza trascorsa in mezzo a tanti piccoli oggetti decorativi.

Nel 1970, il plumbeo cielo inglese lo spinge a ritornare in Sudafrica, dove insegna dapprima ceramiche e in seguito disegno. Ma all’inizio degli anni ’90, è alla ceramica che  sceglie di dedicarsi interamente. Comincia quindi a dare libero sfogo alle sue molteplici ispirazioni, che spaziano dalla pittura erotica di antichi vasi greci alla rappresentazione di gatti nell’arte dell’antico Egitto, passando per l’espressione di volti sulle tipiche maschere africane. Le sue ceramiche divengono l’espressione di un valore poetico.

In particolare, l’artista e ceramista firma ciascuna delle sue opere datandole con precisione, ovvero riportando l’anno, il mese e il giorno della loro creazione. Le date, come punti di riferimento biografici, ci illuminano sulla sua sensibilità del momento: “Questi piatti sono tutto ciò che ho da dire”. A Parigi, una delle statue feline che punteggiavano la scenografia della sfilata Dior recava la scritta “An elegant life”.

HYLTON_NEL_2024_P0003642_v4x
HYLTON_NEL_2024__DSF0517_v5x
HYLTON_NEL_2024__DSF0648_v3x
HYLTON_NEL_2024__DSF0644_v3x
HYLTON_NEL_2024_P0003619_v5x
HYLTON_NEL_2024_P0003642_v4x