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© Sungmin Kim

Ha Chong-Hyun: Virtuosismo/i

FIGURA EMBLEMATICA DELL’ARTE CONTEMPORANEA COREANA, HA CHONG-HYUN HA REINTERPRETATO L’ICONICA BORSA LADY DIOR. RITRATTO DI QUESTA FIGURA FUORI DAGLI SCHEMI, A CURA DI BORIS BERGMANN.

Bisogna vederlo all’opera sulla tela con quel fare unico che appartiene solo a lui. Ha Chong-Hyun non solo ha inventato uno stile, ma ha anche creato una tecnica tutta sua. Inizia applicando i colori sul retro del dipinto, sulla superficie tesa della canapa, e svela le sue creazioni con ampie pennellate o con la spatola. Prende possesso dello spazio sul rovescio della tela, per poi fare emergere le sue composizioni sul davanti. Un modo unico di concepire la pittura che ha fatto di Ha Chong-Hyun uno dei maestri dell’arte contemporanea coreana.

Nato nel 1935, a scuola viene subito notato dall’insegnante di disegno. Il suo talento innato lo spinge a mettersi in gioco nel panorama dell’avanguardia coreana. Per lui, ogni dipinto è un’esperienza, un tentativo, una ricerca. Dalla fine degli anni Sessanta, abbandona la pittura astratta che all’epoca domina Seul: mescolando materiali organici, come la canapa, e processi industriali, moltiplica le dimensioni sulla tela. È più interessato alla presenza quasi fisica degli oggetti che alla rappresentazione. Ed è lo stesso Ha Chong-Hyun a spiegare tutto questo con una frase concisa: “È inutile chiedersi cosa si sta dipingendo”.

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Il suo stile radicale e il suo rigore ne fanno uno dei leader del collettivo AG, che riunisce artisti e critici, e del movimento Dansaekhwa, la pittura monocromatica. Perché Ha Chong-Hyun è anche un maestro del colore, dei motivi e della ripetizione. Nel 1974, inizia a lavorare alle opere della sua serie più famosa, nota come Conjunction. Con la “pittura spinta dal rovescio”, detta “bae-ap-bub”, lascia che le forme libere nate dal suo immaginario emergano attraverso la tela, si espandano, si svelino.

Il successo è immediato e continua negli anni a venire, dalle Biennali di Parigi e di São Paulo alla Triennale-India, in India. Come membro fondatore e presidente del collettivo coreano Avant-Garde, ha contribuito a fondare la Biennale di Seul nel 1975. I suoi quadri sono acquistati dai più grandi musei del mondo, come il Guggenheim di New York.

Per l’ottava edizione di Dior Lady Art, Ha Chong-Hyun traspone le sue iconiche composizioni su quattro Lady Dior: un quartetto di suggestivi oggetti d’arte che giocano con le nuance e i materiali in rilievo. Reinterpretando la sua Conjunction 74-26, esposta al Museum of Modern Art (MoMA) di New York, immagina una delle borse ispirandosi a una scarpa in pelle di puledro disegnata da Roger Vivier per Dior, mentre le altre, nei toni del blu o del rosso, sono sublimate dall’eccellenza dei savoir-faire sartoriali, e riproducono, in una tridimensionalità virtuosa, il carattere vivo, animato e materico della sua estetica. Invitando Ha Chong-Hyun a esporre le sue opere al centro della boutique di Seul, Dior ribadisce la sua grande passione per la creatività infinitamente ispiratrice della scena artistica coreana.

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