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© FEDERICO BERARDI

NEW LOOK(S)

LA COLLECTION PRIVÉE CHRISTIAN DIOR SI ARRICCHISCE DI NUOVI SCRIGNI COUTURE, UN OMAGGIO SU MISURA. SCOPRIAMO INSIEME QUESTI IRRESISTIBILI OGGETTI DEL DESIDERIO CHE ACCOMPAGNANO LA NASCITA DI UNA NUOVA COMPOSIZIONE OLFATTIVA. COME TANTI TALISMANI D’INCANTO. DI MARIE AUDRAN

Nel 2004 nasceva una straordinaria collezione per celebrare l’alta moda, l’eleganza e l’eccellenza di Dior. Da allora, La Collection Privée non ha mai smesso di crescere, in tutti i sensi: dal prestigio al numero di composizioni, dai savoir-faire utilizzati all’incessante creatività dimostrata.

Per rendere omaggio a questi due decenni di audacia e inventiva, la Maison ha reinterpretato lo spirito dei suoi flaconi, ridefinito le loro linee e immaginato una serie di scrigni d’eccezione che esaltano ancor di più queste fragranze uniche.

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La Collection Privée Christian Dior si declina così in nuovi formati1 ancor più raffinati e distinti, mentre i tappi si rivestono delle irresistibili e iconiche stampe della Maison in diverse tonalità; dal blu al rosso, “il colore della vita” secondo Christian Dior, per il cannage superbamente reinterpretato come un punto d’orgoglio che suggella i legami fondanti tra la moda e i profumi. Immediatamente riconoscibile, il motivo Léopard ispirato all’eterno foulard di Mizza Bricard, la musa delle muse di Monsieur Dior, e il disegno Plan de Paris, ispirato agli Archivi e firmato Maria Grazia Chiuri, completano con grazia questa personalizzazione plurale, come vere e proprie dichiarazioni di stile. Uno sposalizio tra il colore della fragranza e quello del tappo in un accattivante gioco di tonalità, che accentua ancor di più la loro bellezza luminosa. Tante coniugazioni tra sfumature e contrasti. Lo spirito dell’alta moda è al centro di quest’offerta dedicata alla singolarità e all’unicità dell’arte dei profumi secondo Dior. Un modo per sublimare le composizioni nobili e creative de La Collection Privée, ma anche per celebrare la visione originale del couturier-parfumeur che per primo, dal 1947, ha saputo far dialogare, in un’armonia perfetta, abiti e profumi.

A sublimare ancor di più questi ultimi, due vanity trunk e un mini-trunk sono a loro volta adornati di codici emblematici: la toile de Jouy – che rivestiva le pareti di Colifichets, la primissima boutique Dior – rivisitata e resa più moderna da Maria Grazia Chiuri, o ancora il pied-de-poule, un tessuto femminile-maschile molto apprezzato da Christian Dior – e che ritroviamo nei suoi modelli a partire dal 1948 –, così come l’emblematico cannage delle poltroncine Napoleone III che accoglievano gli invitati delle sfilate Dior sin dagli inizi della Maison, senza dimenticare il motivo ultra-grafico Dior Oblique proposto nel 1967 da Marc Bohan, nel pieno dell’effervescenza degli anni Sessanta.

1.50 ml, 100 ml e 200 ml disponibili sul sito Dior.com
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Ornati di questi emblemi distintivi delicatamente ricamati sulle tele, questi tre meravigliosi bauletti, finemente contrassegnati dai sigilli “CD” e “Christian Dior”, racchiudono rispettivamente gli Esprits de Parfums e le Eaux de Parfums² in tre formati concepiti su misura. Interamente realizzati a mano negli atelier Dior, questi scrigni d’eccezione sono come odi poetiche al virtuosismo delle sarte, queste artigiane dalle mani d’oro che forgiano i modelli Dior dal 1947.

Per realizzarli, sono necessari non meno di quattordici passaggi. Questi includono il taglio e l’incollaggio dei tessuti, l’adattamento dei motivi, l’assemblaggio delle strisce di pelle e il posizionamento delle borchie, delle cerniere e delle chiusure in metallo, l’applicazione della fodera, la creazione artigianale della targhetta sulla quale è apposto il timbro “Christian Dior”. Tanti gesti infinitamente precisi, millimetrici. “In un’epoca in cui l’ingegneria meccanica ci porta solo oggetti senz’anima, gli abiti di Alta Moda hanno il carattere unico e insolito di un oggetto d’arte. Sono tra le ultime cose fatte a mano, la mano dell’uomo il cui valore è insostituibile, perché essa dona a tutto quello che crea ciò che nessuna macchina può portare: la poesia e la vita”. Le parole di Christian Dior risuonano più che mai dinnanzi a questi tesori, frutto di una maestria artigianale d’eccellenza, raggiunti da altri oggetti altrettanto irresistibili, come le quattro fragrance case dall’affascinante forma contemporanea, interamente ricamate a mano, e arricchite dai simboli della Maison e dal nome di Monsieur Dior3. All’interno custodiscono una delle composizioni esclusive e sono dotate di manici che le rendono facilmente trasportabili come preziosi accessori da viaggio. Un’incarnazione della “poesia della mano”, secondo le parole di Gaston Bachelard, questa magia del cucito così cara a Christian Dior.

2.Più precisamente tre Esprits de Parfum (da 80 ml), tre Eaux de Parfums (da 100 ml) e un’Eau de Parfum (da 200 ml).
3.Dalla toile de Jouy al pied-de-poule per i flaconi da 100 ml. Dal Dior Oblique al cannage per quelli da 200 ml.
Beauty - PCD Capots & Malles Couture
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Un nuovo talismano profumato

Peccherei di ingratitudine, ma soprattutto di inesattezza, se non facessi iniziare la mia storia con una parola che andrebbe scolpita a lettere capitali: la parola caso. E  siccome la mia è una storia a lieto fine, sento  il dovere di esprimere tutta la mia riconoscenza alle veggenti che mi predissero «la buona ventura»”, scriveva Christian Dior all’inizio della sua autobiografia1.

Omaggio al fascino che il couturier dedicava alla superstizione e alle arti divinatorie, Francis Kurkdjian trae ispirazione dai rituali portafortuna di Monsieur Dior – dai tarocchi alla chiaroveggenza –, ma soprattutto dall’immaginario dei suoi portafortuna da cui non si separava mai: medaglie in oro sulle quali figurano i suoi talismani, come il mughetto e un quadrifoglio, fino alla stella emblematica che decretò il suo destino di couturier2 senza dimenticare il piccolo bastoncino di legno che toccava più volte al giorno. “La superstizione di Christian Dior mi ha sempre toccato nel cuore. Mi parla, perché io la condivido in modo atavico, ma anche per “gusto”. Come dolci manie un po’ giocose. Tra queste, sono solito nascondere un pezzetto di zucchero nel revers della giacca durante gli appuntamenti di lavoro molto importanti. L’idea è nata come un’evidenza sensoriale! Bois Talisman è il frutto dell’incontro folgorante tra le nostre due superstizioni: lo zucchero nascosto nella mia tasca che si mescola con i pezzetti di legno che Christian Dior toccava sempre nella sua. Dallo zucchero sono scivolato verso una nota di vaniglia intensa, dispiegata in tutte le sue sfaccettature. Il duo magico si è formato, Bois Talisman è nato”. È così che il Direttore Creativo dei profumi Parfums Christian Dior ha concepito questo profumo totalmente inedito che si inserisce all’interno de La Collection Privée, un appuntamento inebriato, espresso nella sua assoluta quintessenza, tra una nota di legno di cedro e una nota di preziosa vaniglia dalle molteplici sfumature sottili. “L’idea del legno mi ha portato verso le matite che utilizzava Christian Dior per i suoi bozzetti: così ho scelto l’accordo di cedro. Ho poi voluto organizzare un dialogo tra questo accordo e una nota di vaniglia esprimendo, grazie a diversi processi di estrazione, i suoi volti diversi, dai più dolci ai più potenti”. È nata una nuova essenza, perfettamente in accordo con questi scrigni couture dedicati.

1. Christian Dior et moi, Christian Dior, Librairie Vuibert.
2. Il 18 aprile 1946, Christian Dior vide una stella in metallo in rue du Faubourg-Saint-Honoré. Così, come un amuleto sacro, questo segno astrale gli indicò il percorso da seguire spingendolo ad aprire, nello stesso anno, una maison a suo nome, al numero 30 di avenue Montaigne.
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