BUFFALO STYLE

PER KIM JONES LA LINEA DIOR PRIMAVERA 2024 RAPPRESENTA IL CAMPO PRIVILEGIATO PER SPERIMENTAZIONI STILISTICHE SENZA PRECEDENTI. ISPIRANDOSI ALLA BRULICANTE CREATIVITÀ DEL MOVIMENTO BUFFALO DI RAY PETRI, IL DIRETTORE ARTISTICO FIRMA PER DIOR UNA COLLEZIONE E DELLE CAPSULE COLLECTION CHE REINVENTANO IL VOCABOLARIO DEL GUARDAROBA MASCHILE.

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© JACKIE NICKERSON

West London, inizio anni '80. Un vento di rivoluzione soffia sul panorama della moda britannica traendo la sua essenza nell'incontro tra streetwear couture, in un'esaltazione dello spirito sovversivo del punk. Guidato dallo stilista Ray Petri e dal fotografo Jamie Morgan, il movimento Buffalo diffonde, nelle pagine delle riviste, una nuova estetica che coltiva il gusto della sovversione, influenzata dalla scena underground e dagli outfit osservati per strada. Un'ode all'individualità, una mescolanza di tradizioni, generi, culture, che per Kim Jones costituisce fin dall'adolescenza una fonte di fascino inesauribile. Il Direttore Artistico riprende questo ricco patrimonio e lo inserisce nella collezione Dior Primavera 2024 disegnando i contorni di una neo-identità maschile ultra-desiderabile.

Al centro di questo esercizio di stile, gli archetipi che compongono il guardaroba maschile vengono reinventati e giustapposti. Il concetto di raffinatezza abbraccia il quotidiano con forme casual plasmate dall’eccellenza degli atelier. Il carattere utility si traduce in overshirt multitasche o in bomber con il logo “Dior” delicatamente ricamato lungo le maniche. I simboli eterni della Maison si rivelano attraverso il grafismo del cannage che decora un piumino trapuntato o il CD Diamond che caratterizza i maglioni a losanghe. Cristallizzando gli impulsi sperimentali dell’attitudine Buffalo, Kim Jones combina il linguaggio sartoriale con il vocabolario sportswear, interrogando il ruolo del tailoring moderno. Le giacche classiche sono decostruite e dotate di coulisse; i pantaloni presentano tagli oversize o mezzi-kilt, rendendo omaggio alla sfilata Dior Autunno 2023; le camicie sono declinate in versioni con zip. 
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© Jackie Nickerson

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© Jackie Nickerson

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© Jackie Nickerson

“HO RIPENSATO ALLE PERSONE E ALLE COSE CHE MI AVEVANO ISPIRATO NELLA MODA DA ADOLESCENTE, UNA DI QUESTE ERA IL MOVIMENTO BUFFALO DI RAY PETRI.”

– KIM JONES

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© Jackie Nickerson

Una combinazione di formale e informale, dove semplicità e praticità sono di primaria importanza, che si traduce in diverse collezioni capsule collection esclusive come i modelli della linea Dior Icons. Un guardaroba che presenta un lusso radicale e discreto, composto da cappotti, bomber, maglie e felpe che pongono l’accento sulla nobiltà dei materiali e sulla neutralità delle tonalità. In omaggio agli iconici blue jeans degli anni ‘80, i capi della serie Dior Denim esplorano le diverse sfaccettature di questo tessuto iconico. Tra semplicità e comfort, i modelli realizzati in cotone riciclato rivelano dettagli raffinati, come toppe in pelle impreziosite dal logo “Dior” o dal motivo Dior Oblique riprodotto in alcune fodere.
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© JACKIE NICKERSON

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© Jackie Nickerson

Perpetuando questa fusione di universi, la Maison inaugura una collaborazione senza precedenti con Otani Workshop, una figura eminente e singolare dell'arte contemporanea. Infusi di un'energia gioiosa, i look che scaturiscono da questo appassionato dialogo sono punteggiati da un piccolo drago verde, ispirato a una delle opere del ceramista giapponese, intitolata Seated Monster. Una creatura maliziosa che compare su maglioni, t-shirt a maniche corte o bomber, evocando l'alleanza smart casual che caratterizza la collezione Dior Primavera 2024.

Un omaggio-manifesto alla libertà e all'espressione di sé, visto con gli occhi della moda e dell'arte come punti di partenza per infinite possibilità.
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© Jackie Nickerson

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