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© PRARTHNA SINGH

SHAKUNTALA KULKARNI

PER LA SFILATA DIOR PRÊT-À-PORTER AUTUNNO-INVERNO 2024-2025 DI MARIA GRAZIA CHIURI, L’ARTISTA INDIANA HA REALIZZATO UN’INSTALLAZIONE UTILIZZANDO LE SUE SUGGESTIVE ARMATURE IN VIMINI. UN’INTERROGAZIONE POETICA, NONCHÉ POLITICA E SOCIOLOGICA, SUL POTERE DEL FEMMINILE. DI MARIE ÉPINEUIL.

La loro fragilità è la loro forza. La loro forza è la loro fragilità. Erette nel cuore della scenografia della sfilata Dior prêt-à-porter autunno-inverno 2024-2025 e avvolte in una luce pervasa d’oro, le armature rivestono il corpo come involucri onirici e surreali. Intitolate Of Bodies, Armour and Cages, queste creazioni sono nate dall’immaginazione dell’artista indiana Shakuntala Kulkarni*, attualmente residente a Mumbai. Ha iniziato questa “sperimentazione” nel 2010 sublimando lei stessa queste strutture e rimanendo immobile in luoghi dove aveva trascorso l’infanzia e dove un certo modo di vita stava scomparendo. Un modo di esprimere metaforicamente il suo ruolo di protettrice di tradizioni, storia e cultura.

*Nata nello stato di Karnataka, in India, nel 1950.

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© Prarthna Singh

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© Prarthna Singh

Shakuntala Kulkarni è cresciuta in un ambiente aperto e libero: “I miei genitori e i miei nonni erano istruiti e lungimiranti. Noi, tre sorelle, non abbiamo subito alcuna discriminazione da parte della nostra famiglia e dei nostri amici. I nostri genitori ci hanno incoraggiate a praticare sport, a scoprire le arti e la danza classica indiana. Mi sono cimentata nelle arti dello spettacolo, specialmente nel teatro intimista, che adoravo, ma anche nel disegno e nella pittura”. Un ambiente privilegiato che, nel tempo, conduce l’artista alla consapevolezza della precarietà dello status delle donne. “È stato ascoltando le amiche e attraverso le mie esperienze personali che ho iniziato a osservare come, a causa di vincoli e discriminazioni, in diversi campi, le donne si sentono sfavorite, scomode, deresponsabilizzate… Ho voluto esaminare come l’oggettivazione potesse portare ad atrocità e a violenze sul corpo femminile, suscitando nelle donne la paura di spostarsi liberamente negli spazi pubblici e privati. Era necessario rispondere a queste preoccupazioni ampliando la mia pratica artistica, scegliendo molteplici mezzi e discipline e progettando opere interattive”.

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© PRARTHNA SINGH

Così è nato il simbolismo delle armature in vimini, che sono state anche riprese in un video realizzato nel 2016 e intitolato Juloos, dove l’artista si trasforma in una donna guerriera e del quale gli ospiti dello show Dior hanno potuto ammirare degli estratti stampati su tela. Quest’insieme di domande, quest’esplorazione del corpo delle donne e del suo rapporto con spazi multipli, ha trovato nel lavoro di Maria Grazia Chiuri una risonanza perfetta: “Quando l’ho incontrata, ho capito che eravamo sulla stessa lunghezza d’onda e che avevamo molte cose in comune. Attraverso la mia armatura in vimini, ho approcciato la questione della protezione del corpo femminile e, allo stesso tempo, del suo imprigionamento”, spiega Shakuntala Kulkarni. “Io ho usato il vimini, mentre Maria Grazia veste il corpo femminile con i tessuti. Lei parla della nuova donna, della sua comunità, del suo sguardo. Le mie guerriere si sorreggono con forza, libertà, dignità e rispetto. Anche Maria Grazia trasmette questi valori e lo fa attraverso i meravigliosi modelli ai quali dà vita”.

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© Sophie Carre

D : Culture - Portrait - Shakuntala Kulkarni
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©Melinda Triana

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