LA BELLEZZA
DEI GESTI

TRA OMAGGI E NUOVE DECLINAZIONI, LE CREAZIONI DELLA COLLEZIONE DIOR PRÊT-À-PORTER AUTUNNO-INVERNO 2024- 2025 DI MARIA GRAZIA CHIURI FONDONO INSIEME SARTORIALITÀ E FUNZIONALITÀ RIVISITANDO LE SILHOUETTE FLUIDE DELLA LINEA A. TRA QUESTE, UN MERAVIGLIOSO LOOK SI ARRICCHISCE DI RICAMI DELICATI, ESPRESSIONI DI TECNICHE SECOLARI. UN INNO ALL’ARTE DI TRAMANDARE E ALLA PASSIONE. 
DI CÉLINE BOUYSSOUNOUSE.

D : Culture - News - Savoir Faire - Emboridery
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©Melinda Triana

Celebrando la magia dei savoir-faire, Maria Grazia Chiuri intrattiene illuminanti conversazioni con Karishma Swali, direttrice degli atelier Chanakya e fondatrice della Chanakya School of Craft, a Mumbai. Fedeli amiche da oltre trent’anni, le due donne condividono il gusto per l’eccellenza e la volontà di preservare un artigianato prodigioso: il ricamo. Insieme, esplorano le numerose dimensioni di quest’arte affascinante, al confine tra tradizione e innovazione, attraverso le sfilate Dior. In occasione della sfilata Dior prêt-à-porter autunno-inverno 2024-2025, la Direttrice Artistica perpetua questo sentito legame mettendo in primo piano l’estrema precisione ed eleganza della danza dell’ago e del filo.

Riprendendo l’idea delle mutazioni e delle effervescenze creative che permea la collezione, i ricami sono i protagonisti delle infinite possibilità, diventano strumenti e rappresentano uno slancio di libertà e creatività dove sorgono la sorpresa, la poesia e la raffinatezza.
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© SAHIBA CHAWDHARY CRÉDITS, © CHANAKYA SCHOOL OF CRAFT

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© SAHIBA CHAWDHARY CRÉDITS, © CHANAKYA SCHOOL OF CRAFT

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© SAHIBA CHAWDHARY CRÉDITS, © CHANAKYA SCHOOL OF CRAFT

Una profusione di dettagli onirici completa così un completo composto da una gonna con taglio sopra al ginocchio e da una giacca corta. Quest’opera collettiva è come un grandioso dipinto dal quale emerge in rilievo, grazie all’intreccio minuzioso di perline sfaccettate dorate e di perle di rocaille in vetro argentate, una moltitudine di fiori dai petali armoniosi. Evocando l’amore coltivato da Christian Dior per la natura e la botanica, boccioli di beads perlate smaltate impreziosiscono questa composizione d’incanto; sottili punteggiature, come splendori fiorenti che sbocciano all-over. Questi scintillanti trompe-l’oeil sono il frutto di un’infinita meticolosità: il tessuto è cucito con grande virtuosità e ogni elemento è posizionato al posto giusto affinché nasca, a poco a poco, il motivo. Una vegetazione rigogliosa, inesauribile fonte di ispirazione, che mette in luce il patrimonio continuamente rinnovato della Maison.

Simbiosi dell’essenza dell’haute couture e delle esigenze del prêt-à-porter, questo look svela inoltre finiture uniche, gioielli d’eleganza che sottolineano con raffinatezza i tagli del capo. I contorni della scollatura prendono gradualmente forma: in un balletto ipnotico di movimenti rigorosi, gli elementi sono disposti, uno ad uno, in modo regolare e ordinato. Come tributi alla finezza delle passamanerie, i punti si susseguono sul tulle etereo, linea dopo linea, disegnando undici file di gemme metalliche dai riflessi iridescenti. Magnifici dettagli finali, due spille dallo spirito barocco, esaltate da lunghi filamenti di canutiglia ritorta, trasformano questi (sontuosi) ornamenti in gioielli scintillanti.

Una favolosa partizione collettiva che esalta i legami profondi tra Dior e l’India, patrimoni d’eccezione che si incontrano e si arricchiscono l’un l’altro.

Metamorfosi sorprendenti

Collezione dopo collezione, l’eccellente maestria artigianale Dior trasforma ogni modello in un oggetto d’arte irrinunciabile. Le tecniche evolvono e le estetiche si modernizzano, ma nulla può sostituire la magia del gesto. Secondo le parole di Christian Dior, “la mano dell’uomo (…) è insostituibile, in quanto conferisce a tutte le sue creazioni ciò che nessuna macchina potrebbe mai conferire: la poesia e la vita*. Eterno, il ricamo resiste al passare del tempo. Così, più che mai, questo metodo ancestrale è il sempiterno complice dell’haute couture: entrambi condividono il medesimo valore, quello dell’eccellenza.

*“Come si fa la moda?” Le Figaro littéraire, Christian Dior, 8 giugno 1957.

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© SAHIBA CHAWDHARY CRÉDITS, © CHANAKYA SCHOOL OF CRAFT

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