AVVIANDO NUOVI DIALOGHI, LA MAISON PRESENTA LADY DIOR HOUSE, UN CONCEPT ITINERANTE CHE PERMETTE DI (RI)SCOPRIRE LA BORSA ICONICA ATTRAVERSO LE SUE NUMEROSE REINVENZIONI. VISITA GUIDATA DELL’EVENTO ESCLUSIVO INAUGURATO IN VIETNAM.
“La creazione è un insieme di oltre mille cose, oltre mille mestieri”.
“Come ho conosciuto i miei amici? Provenendo da ambienti diversi, ci siamo incontrati per caso o, piuttosto, per quelle misteriose leggi che Goethe chiamava “affinità elettive”. (...) Semplicemente ci riunivamo tra pittori, letterati, musicisti e decoratori, sotto l’egida di Jean Cocteau e Max Jacob”, racconta Christian Dior nelle sue memorie*. Esteta nel cuore, collezionista e gallerista prima di diventare il maestro dell’eleganza, il couturier-fondatore strinse amicizie preziose con gli artisti più famosi dell’epoca. Legami fondanti e potenti, che oggi la Maison porta avanti attraverso progetti con talenti di tutto il mondo, accomunati dalla voglia di celebrare e reinventare il patrimonio unico e poliedrico di Dior. |
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Dal 2016, questa iniziativa senza precedenti invita artisti internazionali a partecipare al gioco del dirottamento, con l’obiettivo di tradurre, ripensare e sublimare il celebre simbolo Dior. Le reinterpretazioni di Mircea Cantor, Jeffrey Gibson, Gilbert & George, Ha Chong-Hyun, Lee Kun-Yong, Mariko Mori, Ludovic Nkoth, Hilary Pecis, Mickalene Thomas, Zadie Xa, Michaela Yearwood-Dan e Xu Zhen, realizzate per l’ottava edizione del progetto, sono state svelate durante la mostra in una scenografia monocromatica nera, arricchita da incantevoli effetti di luce. |
Le Lady Dior, incarnazione di un savoir-faire d’eccellenza |