Il suo tratto folgorante, incisivo e intriso di poesia cattura l’essenza dello stile Dior con infinita precisione. Dal 2012, Mats Gustafson traspone, attraverso l’arte del disegno, la modernità senza tempo sia delle ultime creazioni della Maison sia delle icone che ne hanno segnato la storia. Un racconto della moda in movimento, narrato oggi attraverso le pagine del bellissimo libro Dior by Mats Gustafson*, che ritrae le silhouette immaginate da Maria Grazia Chiuri fin dal suo arrivo nella Direzione Artistica delle linee femminili di Dior, minuziosamente disegnate, stagione dopo stagione, dall’artista svedese. 

Attraverso i suoi inchiostri, Gustafson riflette il desiderio di emanciparsi dal contesto, dagli elementi di decoro e da qualsiasi ornamento, a favore di una ricerca assoluta della verità dell’abito, la cui rappresentazione diviene il fine ultimo in sé. Il suo tratto di matita rasenterebbe quasi l’astrazione se non includesse una moltitudine di dettagli per tradurre la delicatezza di un pizzo, la complessità del ricamo, il tocco sensuale della pelle di una borsa, l’architettura virtuosa di un modello, tutti elementi così importanti per Christian Dior. Mescolando collage e acquerelli, sottolineati da tratti istintivi, le sue composizioni interpretano le consistenze, le superfici e le trasparenze come poetiche didascalie. Per la collezione Dior haute couture primavera-estate 2024, riesce in particolare a descrivere le danzanti ondulazioni del moiré esaltando i look della sfilata, dimostrazioni di una tecnica capace di spingersi oltre i confini dell’artigianato d’eccellenza.