La favoladi Dior
Guidata dalla ricerca di una grazia assoluta, la sfilata Dior haute couture primavera-estate 2025 di Maria Grazia Chiuri mette in prospettiva i temi essenziali della memoria sartoriale. Un racconto tra sogno e realtà, tinto di mistero.
Passato, presente, futuro. Al crocevia tra epoche e storie, prende vita una collezione Dior haute couture primavera-estate 2025 abitata dall’idea di trasformazione e di transizione. Un filo conduttore che mette in luce la metamorfosi intrinsecamente legata all’essenza della moda. I modelli offrono così una riflessione sul rinnovamento e, più in generale, sulla metafisica di un tempo (fuori dalla temporalità) che non è sempre lineare. Come un affascinante punto di partenza, Maria Grazia Chiuri esplora una serie di domande e reinventa alcune delle collezioni che hanno plasmato l’identità della Maison. Ad esempio il modello La Cigale, disegnato da Monsieur Dior per l’autunno-inverno 1952-1953, le cui originali curve si trasformano in una serie di crinoline rivisitate, sontuosamente ricamate per creare affascinanti giochi di trasparenze e sovrapposizioni. Intrise di un irrequieto spirito neo-romantico, queste creazioni trovano il perfetto abbinamento nei corsetti, che però, più che costringere il corpo, ne rivelano le forme. |
Le spettacolari creste alla moicana, tempestate di fiori e dettagli in rafia, aggiungono un ammaliante tocco punk a ogni look. Creazioni di finissima fattura che richiamano alla mente l’idea di un’eroina forte ma al contempo delicata. Personaggi unici, dal fascino ipnotico, che evolvono nel cuore di un coinvolgente paesaggio visivo punteggiato di colori scintillanti, firmato Rithika Merchant. Maria Grazia Chiuri ha invitato l’artista indiana a realizzare un’installazione monumentale, dal fascino infinitamente poetico. Composta da nove dipinti che Karishma Swali, gli atelier Chanakya e la Chanakya School of Craft hanno trasformato in giganteschi tessuti, questa composizione onirica si nutre di una moltitudine di fonti letterarie e mitologiche, elaborando così una narrazione tra tradizioni collettive e un futuro ottimista, in cui vengono celebrate la forza, l’energia e la gioia delle donne. |