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© DANA SCRUGGS

Dior Lady Art: Opere d'arte

PUNTO DI INCONTRO TRA EREDITÀ DA VENERARE ED EFFERVESCENZA CREATIVA, DIOR LADY ART SCRIVE, ANNO DOPO ANNO, UNA NUOVA PAGINA DELLA STORIA CHE LEGA DA SEMPRE DIOR ALL'ARTE IN TUTTE LE SUE FORME. RIPERCORRIAMO LA GENESI DI QUEST'EVENTO UNICO, GIUNTO ALL'OTTAVA EDIZIONE.

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© DIEGO VOURAKIS

Ancor prima di iniziare a disegnare bozzetti di abiti, Christian Dior coltivava già un incondizionato amore per l'arte. Nel 1928, all'età di 23 anni, inaugura insieme a Jacques Bonjean una prima galleria d'arte in rue La Boétie e una seconda qualche anno dopo, insieme all'amico Pierre Colle, in rue Cambacérès. In questi spazi aperti a ogni possibilità, vengono presentate opere di Man Ray, Pablo Picasso, Joan Miró, René Magritte, Leonor Fini… Nel 1947, inaugurando la propria maison di moda, Christian Dior (ri)scopre i potenti legami che uniscono moda e arte, impreziosendo le proprie collezioni con raffinati riferimenti a musica, letteratura e architettura.
Legami sacri, oggi celebrati da progetti d'eccezione che rivisitano le icone eterne della Maison, progetti come Lady Dior As Seen By oppure come Dior Lady Art, che invita artisti di tutto il mondo a reinterpretare l'intramontabile borsa Lady Dior.

Modello senza tempo e di insuperato successo, la borsa Lady Dior non ha mai smesso di reinventarsi, reincarnandosi in variazioni sempre nuove, fino a tramutarsi in un'affascinante opera d'arte grazie al progetto Dior Lady Art. In questo sfaccettato incontro gli artisti contemporanei di maggiore talento giocano a trasformare quest'oggetto del desiderio seguendo un fil rouge comune: tradurre, reinterpretare e sublimare la storia di quest'icona. Un incanto ogni volta nuovo, in equilibrio perfetto tra eccellenza, sogno e creatività.
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© DIEGO VOURAKIS

Giunta al capitolo 8, numero portafortuna di Christian Dior, quest'ammaliante avventura si arricchisce con i contributi di Mircea Cantor, Jeffrey Gibson, Gilbert & George, Ha Chong-Hyun, Lee Kun-Yong, Mariko Mori, Ludovic Nkoth, Hilary Pecis, Mickalene Thomas, Zadie Xa, Michaela Yearwood-Dan e Xu Zhen. Dall'Inghilterra alla Cina, dal Giappone agli Stati Uniti, ciascuno di questi artisti reinventa a modo suo quest'accessorio irresistibile. La borsa Lady Dior diventa così il punto di partenza per creazioni diverse tra loro, ma che, attraverso innovazione e audacia, intessono un accattivante dialogo tra Dior, diverse culture del mondo e virtuosismi dell'artigianato di lusso.

Una fusione alchemica tra Dior e l'arte che respinge verso l'infinito i limiti del desiderio e dell'immaginazione.
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