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© ARCHIVIO CAMERAPHOTO EPOCHE/GETTY IMAGES

DIOR E IL MESSICO: UNA PASSIONE

PER CHRISTIAN DIOR E PER MARIA GRAZIA CHIURI, IL MESSICO – MERAVIGLIOSA TAPPA DELLA COLLEZIONE DIOR CRUISE 2024 – È UN’INESAURIBILE E AFFASCINANTE FONTE D’ISPIRAZIONE. RIPERCORRIAMO INSIEME LE AFFINITÀ CHE UNISCONO DIOR E IL MESSICO IN NOME DELLA PASSIONE E DELLA CREAZIONE.

Sin dall’infanzia, Christian Dior coltiva un fervente amore per l’arte del viaggio e dell’esplorazione di terre lontane. Qualche anno più tardi, grazie al suo lavoro, compie viaggi indimenticabili; ma il suo entusiasmo per le diverse culture nel mondo è evidente sin dalla sua prima sfilata, nel 1947. Nelle sale del 30 di avenue Montaigne, presenta un abito estivo color limone e malva chiamato Mexico, inaugurando un’amicizia duratura con questo affascinante paese. Nelle collezioni successive troviamo poi Acapulco, Soirée à Mexico e infine Mexique, un abito in tulle ricamato con paillettes dorate, realizzato per l ’autunno-inverno 1951.

Nel 1950, il rapporto tra Christian Dior e il Messico prende una nuova svolta quando il couturier firma un contratto esclusivo con il grande magazzino El Palacio de Hierro. Emblematico indirizzo di Città del Messico, il marchio riproduce per le sue clienti gli outfit disegnati da Christian Dior. Il successo è immediato e permette al couturier di far conoscere il proprio stile anche oltre oceano. Successivamente, nel novembre del 1954, il marchio messicano accoglie sei delle modelle parigine della Maison, in tour per tre mesi in America Latina per presentare la linea H, concepita per la stagione autunno-inverno 1954.
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Nel frattempo, la Maison può contare sul sostegno di un’ambasciatrice d’eccezione: María Félix. Fervente ammiratrice dell’eleganza Dior, sia nella vita personale che in quella lavorativa, l’attrice indossa in particolare il tailleur Batignolles e l’abito Vol au Vent in Femmina diabolica (1950), l’abito Mendelssohn in Passione nuda (1953) e il modello Caravane in L’isola che scotta (1959). Nel 1959, l’attrice partecipa alla Mostra di Venezia indossando l’abito Exotique, disegnato da Yves Saint Laurent per Dior. 

“Un meraviglioso viaggio alla scoperta dei nuovi immaginari creativi che consolidano i preziosi legami di Dior con il Messico”

Nel corso dei decenni, non mancano altre opportunità di incontro tra Dior e l’inestimabile ricchezza culturale del Messico. Nel 1972, in occasione della “Settimana Francese” a Città del Messico, due presentazioni della collezione haute couture autunno-inverno di Marc Bohan vengono organizzate presso l’hotel Camino Real in favore dell’associazione di beneficenza Aldeas Infantiles SOS de Mexico I.A.P. Poi, negli anni ‘80, è la volta delle sfilate prêt-à-porter e haute couture primavera-estate 1981 al Casino del Bosque, con Marc Bohan, ancora una volta organizzate in favore di un ente benefico. Questo forte legame si esprime in tutti i campi dell’arte e della creazione, dalla musica alla pittura, passando anche per la gastronomia. Dior ha inoltre sostenuto numerose esposizioni in Messico e un concerto del pianista francese Aldo Ciccolini, accompagnato dall’orchestra filarmonica di Città del Messico. Su invito del canale Televisa, nel novembre 1987 Dior presenta un centinaio di modelli presso l’hotel Las Brisas in occasione della cena di beneficenza organizzata per la chiusura del festival internazionale del film di Acapulco, con una scenografia raffigurante l’emblematica facciata del numero 30 di avenue Montaigne. Interamente filmato e trasmesso il giorno successivo, l’evento contribuisce alla crescita del prestigio di Dior agli occhi del pubblico messicano. Nel 1988, il ristorante Fouquet’s dell’hotel Camino Real propone le ricette del libro La Cuisine cousu-main, pubblicato dalla società Christian Dior.
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© XIMENA MORFÍN

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© XIMENA MORFÍN

Se Marc Bohan punteggia la collezione haute couture primavera-estate 1966 con stampe dalle influenze messicane, John Galliano mette in risalto la ricchezza creativa di questo paese in occasione della sfilata haute couture autunno-inverno 2002, impreziosita dai riferimenti raccolti durante il suo viaggio tra Los Angeles e il Messico. Inesauribile, questo patrimonio è stato reinterpretato anche da Maria Grazia Chiuri per la linea Dior Cruise 2019. “Quando ho scoperto le escaramuzas – una forma di sorellanza che riunisce delle cavallerizze che hanno rivendicato il diritto di partecipare a delle competizioni di rodeo tradizionali messicane, esattamente come gli uomini –, ho pensato che potessero essere un punto di riferimento molto interessante nella mia ricerca di donne ispiratrici e potenti”, spiega la Direttrice Artistica. Presentata nelle Grandes Écuries della tenuta di Chantilly, la sfilata rivela una serie di outfit composti da gonne ampie e stravaganti indossate con giacche sciancrate, e abiti vaporosi impreziositi da ricami, pizzi e disegni grafici irresistibili. Un guardaroba costellato di accessori presi in prestito dal mondo equestre, come cappelli di paglia decorati con un nastro ricamato, cinture alte che esaltano il punto vita o diverse declinazioni del la borsa Saddle che evocano le curve di una vera e propria sella equestre.
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Oggi, è stato scritto un capitolo inedito della storia che unisce Dior e il Messico1. Per la collezione Dior Cruise 2024, Dior rende un omaggio senza precedenti alla diversità del patrimonio culturale di questo paese scegliendo come location Città del Messico. Una sfilata-manifesto guidata dalla figura di Frida Kahlo2, il cui spirito indipendente, avanguardista e coraggioso ispira Maria Grazia Chiuri con look che riflettono l’identità poliedrica della pittrice messicana. Nella cornice dell’Antiguo Colegio de San Ildefonso sfilano modelli ricchi di audacia e di poesia, attraverso i quali si manifesta il desiderio della Direttrice Artistica di celebrare le tecniche e i savoir-faire ancestrali perpetuati dalle comunità locali.

Un meraviglioso viaggio al la scoperta dei nuovi immaginari creativi che consolidano i preziosi legami di Dior con il Messico, dalla prima sfilata del 1947 ad oggi.
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